Nella giungla delle città. L'irruzione del reale - 1. Il Castello
NELLA GIUNGLA DELLE CITTÀ. L'IRRUZIONE DEL REALE - 1. IL CASTELLO
Progetto vincitore del Bando MigrArti Spettacolo 2018
Testo e regia di Sonia Antinori
Movimenti scenici Stefania Zepponi
Light design Francesco Dell’Elba
Sound design Slate
Costumi Stefania Cempini
Trainer Sonia Antinori / Fausto Caroli / Giacomo Lilliù / Stefania Zepponi
Organizzazione Michela Cavaterra
Ufficio stampa Irene Pezzella
Riprese video Matteo Lorenzini
Progetto grafico Helene Lageder
con
Camara Abdourahamane | Guinea
Ernest Ojo | Nigeria
Francis Amiolemen | Nigeria
Immaculata Edim | Nigeria
Justice Ogun Osobase | Nigeria
Lucretia Tabatso Mokoena | Sud Africa
Solomon Onyhaechi | Nigeria
Sonia Ngonop | Camerun
Vera Lucia Da Silva | Brasile
voci
Bernard Darga | Burkina Faso
Christiane Oumy Sene | Senegal
Muhammad Shahbaz | Pakistan
Nimi Soumana | Costa D’Avorio
Thomas Osasumwen | Nigeria
testimonianze
Ibrahima Sissoko | Mali
Muhammad Shahbaz | Pakistan
In collaborazione con Comune di Senigallia, Polo Museale delle Marche, Associazione ACADS, Vivere Verde Onlus, con il sostegno di Regione Marche, con il patrocinio dell’Assemblea Legislativa delle Marche
“Il destino dell’uomo è l’uomo” sosteneva Brecht, nell’intento di capire e far capire azioni umane, pulsioni e istanze a esse sottese. E’ con questi presupposti che sono partiti i tre gruppi teatrali Jungle People, esperimenti laboratoriali con immigrati di I e II generazione, impegnati in una vera e propria palestra di democrazia attraverso lo studio de Nella giungla delle città, un lavoro di Bertolt Brecht sulla natura antagonista dell’essere umano.
Risultato del percorso sono tre diverse performance, da fruire singolarmente e/o in sequenza, a partire dal primo appuntamento: un lavoro site specific e itinerante espressamente concepito nelle stanze della Rocca Roveresca, con le sue suggestive atmosfere. Le voci dei testimoni che raccontano le loro storie si intrecciano qui alle tracce del discorso sulla geopolitica e la storia cresciuto durante il percorso comune. A partire dai diversi punti di vista di partecipanti e artisti è stata creata un’esperienza immersiva ambientata in uno spazio labirintico scelto per il suo valore simbolico in quanto allusivo al grande meccanismo della Storia e al suo rapporto perverso con il singolo.